Residenze

la parola fondamentale è coerenza

La residenza è strettamente correlata alle esigenze e ai desideri del committente. Ogni residenza, grande o piccola che sia, rappresenta l’anima di chi la vive, una sorta di tempio dove ritirarsi a fine giornata o dove vivere in ogni suo spazio a seconda delle situazioni. Siamo abituati a pensare alla residenza o alla casa come ad un luogo di riparo, di riposo, di relax ma sempre di più la casa rappresenta un luogo identitario dove non solo il fattore tempo influisce bensì anche il modo di viverla.

Il rispetto delle abitudini della persona o delle persone che mi commissionano il progetto di un’abitazione deve essere ben evidente. Non ci deve essere, a mio avviso, mai l’idea di stravolgere l’idea del committente, semmai quella di affiancare, sviluppare o interpretare, al fine di trovare delle soluzioni che ottimizzino lo spazio a disposizione. Per questo la fiducia è l’asse portante su cui costruire il dialogo tra l’architetto e il cliente e tra il cliente e l’architetto.

Si definisce “un buon lavoro” quando la casa rispecchia al massimo le idee del committente e quando la soluzione proposta rende le soluzioni scelte come le più naturali. Qui l’effetto sorpresa lascia il posto all’effetto di riempimento, di buona riuscita, di resa ottimale.

Mediatore tra il desiderio e la realizzazione concreta, l’architetto si fa interprete dei sogni del cliente.

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