la parola fondamentale è sorpresa

Il mondo dell’ospitalità ha subito un forte cambiamento negli ultimi anni e quello che per anni è andato bene oggi è soggetto ad una continua sfida dove i canoni attraverso cui eravamo abituati a giudicare un albergo sono aumentati e hanno priorità divergenti.

Firenze e la Toscana rappresentano un brand conosciuto in tutto il mondo, ospitalità e accoglienza sono il biglietto da visita di alberghi e strutture ricettive che da anni interpretano il gusto dei viaggiatori e sono pronte a soddisfare richieste sempre più particolari.

Il cambiamento del concetto di ospitalità ci obbliga a lavorare in modo diverso sulla progettazione. Gli alberghi non sono più un luogo riservato ai viaggiatori, spesso si aprono alla città con delle formule innovative, ogni spazio viene vissuto sia da coloro che si trovano a pernottare per un periodo limitato sia da coloro che vivono in città ma che desiderano trascorrere il loro tempo in un locale diverso dal consueto.

Sempre di più siamo vicini al concetto di albergo-casa e casa-albergo e l’unica discriminante, per emergere e lasciare un segno, è quello di stupire, sorprendere, sbalordire, forse, anticipare sogni e desideri.

Un lavoro dove non ci si annoia mai, il mio, dove ricerca e soluzione, richiesta e suggerimento, desiderio e realizzazione, domanda e risposta mi guidano senza sosta e senza stancarmi mai.